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domenica 3 gennaio 2010

PARIGI.....Istantanee di un viaggio


E’ difficile cominciare a raccontare in poche parole quello che trasmette una città come Parigi.
Il mio viaggio è durato 4 giorni,ma sono stati molto intensi e di cose da dire ce ne sono parecchie.
Primo impatto positivo me lo ha dato l’aeroporto internazionale Charles de Gaulle. Efficiente e veloce,pulito e moderno. In un batter d’occhio sono in possesso dei bagagli e dopo poco in viaggio su un taxi verso l’albergo scelto.
Per il nostro soggiorno abbiamo optato per un albergo piccolino nel cuore della città a pochi passi dall’Arc de Triomphe,dalla Tour Eiffel,da una comodissima fermata della Metro. Waldorf Trocadero in Rue de Lauriston
( http://www.hotelswaldorfparis.com/) se andate a Parigi ve lo consiglio,ottimo rapporto qualità prezzo,pulito,personale gentile,camere molto accoglienti e una discreta colazione internazionale.
Fondamentale a Parigi,come in molte capitali europee è l’utilizzo della Metro(ci sono ben 14 linee) Peccato che a Roma non si può fare altrettanto,visto che ci sono solo 2 linee,si eviterebbero in questo modo file interminabili e nervi a fior di pelle. Consiglio l’abbonamento più giorni o il giornaliero. Con 5,00€ puoi girare per 24h su tutte le linee fino allo svenimento.
Un salto di notte alla Tour Eiffel è d’obbligo. Si rimane a bocca aperta e se si è in dolce compagnia è anche molto romantico. Se il cielo è sgombro da nubi,il faro della torre arriva ad illuminare fino a 87 km di distanza. Un vero incanto.
A Natale sotto la torre è uno scintillio di luci,dovuto ai mercatini dove si possono acquistare delle cose davvero particolari provenienti da tutto il mondo.
Una passeggiata agli Champs Elysées deve essere fatta. Si rimane incantati da quello che delle piccole lucine natalizie possono regalare ad una città già bella di suo. Sia a destra che a sinistra è un pullulare di negozi e la gente entra ed esce con una velocità mai vista prima. Sarà che siamo capitati sotto Natale,ma tanta gente così solo a NY mi era capitata di vederla. Ci sono griffes famose come Hugo Boss, Cartier Louis Vuitton,ma anche megastore come il negozio Virgin,Sephora e tanti altri. Sicuramente Parigi non è economica ( non lo è mai stata) ma qualcosa bisogna davvero acquistarla,anche solo per dire di averla presa qui.
Per chi ha pochi giorni e vuole cercare di vedere tutto, e soprattutto ha la fortuna di avere a disposizione delle belle giornate di sole, consiglio gli open tour con i bus che ti portano ovunque. Quello che abbiamo preso noi offre ben 4 percorsi differenti. Con un biglietto che vale 48h puoi girare la città in lungo ed in largo e puoi scendere e salire tutte le volte che vuoi e dove vuoi,ascoltando con le cuffie la spiegazione in ben 8 lingue diverse. In questo modo ci siamo fatti accompagnare un po’ ovunque e quando qualcosa ci interessava maggiormente scendevamo e continuavamo il nostro giretto a piedi. Mi raccomando, munitevi di scarpe molto comode,Parigi va girata molto anche a spasso,certe vie nascoste solo in questo modo è possibile scovarle.
Parigi e le file. Beh, c’è da mettersi l’anima in pace. Ai parigini evidentemente piace perdere tempo. Ovunque siamo stati c’era un fila. Tante cose abbiamo proprio rinunciato a vederle perché avremmo sicuramente speso metà della nostra vacanza in attesa. A Notre Dame c’erano ben 2 file,una per entrare in chiesa e l’altra per salire su. Al Louvre c’era la fila sia per chi aveva già i biglietti, sia per chi doveva ancora acquistarli,idem al museo d’Orsay,per assistere allo spettacolo del Moulin Rouge abbiamo fatto 20 minuti di fila e d eravamo prenotati,e così per tutto il resto.
Un salto deve essere fatto a Montmarte. Caratteristico quartiere nella parte nord di Parigi è quello più ripido da cui si gode una vista mozzafiato. Proprio questa posizione incantevole ha attratto verso la metà dell’800, parecchi pittori quali Picasso,Pisarro, Lautrec e Van Gogh.
Lautrec tra tutti è stato quello che ha testimoniato,120 anni fa, la nascita del famoso Moulin Rouge.In cambio delle sue locandine le ballerine di can can gli offrivano ospitalità e anche qualche buon bicchiere di vino e forse qualcos'altro.
Ero scettica sullo spettacolo,e mi sono dovuta ricredere. Parigi è il Moulin Rouge, e in tutto il mondo non c’è nulla di simile.
A Montmarte una visita la merita senz’altro il suo cimitero. Può sembrare un po’ macabro,ma qui sono sepolti i più grandi della Francia sia del mondo dello spettacolo sia del mondo della cultura. Ci sono tombe imponenti e tutto sembra ovattato. Se poi capitate, com’è successo a noi, in una giornata leggermente piovosa e con un po’ di nebbiolina tutto è ancora più suggestivo.
Se si va a Parigi un salto nel quadrilatero del lusso va fatto. Rue du Faubourg St Honorè offre agli occhi un incanto di vetrine con esposti oggetti a cifre impressionanti. Hermes ha un palazzo a 4 piani che lascia senza fiato. Continuando a camminare si arriva sia a Place Vendome sia a Place de la Concorde. Si ha così l’imbarazzo della scelta per dove andare. Ma qualsiasi decisone si prende è ben fatta. Da una parte l’Opera con la sua storia,dall’altra l’obelisco in granito rosa risalente a 3330 anni fa che oramai è uno dei tanti simboli della città. Qui ci sono anche diversi musei da visitare, quale quello dei profumi,dei cristalli baccarat,del vino. Sempre qui troviamo le Galeries Lafayette. Se mi posso permettere,meglio vederle di notte. L’illuminazione è davvero suggestiva.
Un’altra fermata di metro ci porta a Montparnasse.Qui in genere ci vengono gli appassionati di antiquariato e seguaci della moda. Molti scrittori famosi quali Sartre,Camus,Fitzgerald e Joyce hanno passato molte delle loro giornate nei caffè di Saint Germani des Prés. Dopo poi il boom del best seller di Dan Brown “Il Codice da Vinci” questo quartiere ha attratto parecchi visitatori in quanto nella chiesa di St Sulpice è stata girata una scena del film quella della famosa linea della Rosa. Da allora un fiume di turisti percorre la chiesa sperando di trovare qualche indizio che lo porti chissà dove.
Lo shopping a Parigi. Beh, c’è tanto da dire ed è per questo che mi astengo. Ognuno di noi sa quello che vuole e Parigi offre tutto per tutti. I prezzi sono alti,ma se ci si sofferma un po’ e ci si immerge in qualche viuzza piccolina si riesce a fare qualche buon affare.
Non bisogna però farsi scappare un salto al mercato che si trova in Rue di Poncelet. Qui si trova una delle più famose Fromagerie francesi e c’è solo l’imbarazzo della scelta. Fromagerie Alleosse ( http://www.alleosse.com/)
I francesi difficilmente comprano ai supermercati (tant’è che in giro non se ne vedono e quelli che ci sono in genere sono in periferia).
Amano invece servirsi dai dettaglianti. Hanno il loro panificio,la loro pasticceria,il loro macellaio,il pescivendolo, e appunto la formaggeria di fiducia. In questo modo il rapporto umano è salvaguardato.
Per mangiare Parigi offre di tutto e di più. Purtroppo però non sempre si capita bene. Vi consiglio di affidarvi ad una buona guida. In genere acquisto sempre Lonely Planet e mi è sempre andata bene. Non prendete l’acqua minerale,può anche costare 6,50€ a bottiglia ma chiedete quella del rubinetto (in alcuni posti ve la portano direttamente) Se invece non vi va di spendere tanti soldi per una bottiglia di vino,anche se chiedete quello della casa capitate sempre bene. Del resto la Francia è la patria del vino e vi assicuro che merita. Inoltre molti locali offrono vini alla mescita anche di etichette di una certa importanza e a cifre davvero abbordabili.
E questo è davvero tutto.
Parigi è sempre Parigi ed è una della città per la quale, anche anni fa, avrei volentieri lasciato Roma. Sono consapevole che i parigini non sono il massimo della simpatia,ma bisogna conoscerli ed amarli per quello che sono . Amo la lingua francese,la loro cultura e tutto quello che ci hanno regalato nei secoli. Amo la loro vita frenetica,ma allo stesso tempo semplice,amo il loro patriottismo.

“Se sei abbastanza fortunato di aver vissuto a Parigi come un giovane uomo, allora per il resto della tua vita ovunque andrai, sarà con te, a Parigi è un continuo banchettare”.
(Ernest Hemingway)