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domenica 28 settembre 2008

Sfida senza regole Al Pacino & Robert De Niro


Dopo più di 30 anni di onorata carriera come detective all'interno della polizia di New York,la coppia De Niro-PAcino non è ancora pronta a mollare.Il dipartimento è alle prese con una serie di lunghi omicidi che giorno dopo giorno aumentano a dismisura.Tutti sono alla caccia di questo serial killer-poeta che giustizia uomini che hanno dimostrato il peggio nella vita come assassini,stupratori,spacciatori senza scrupoli.La coppia di poliziotti,super affiatata, collabora incessantemente alla svolta del caso........Questo susseguirsi di eventi li porterà a scoprire una verità scomoda e a fargli capire di quanto,l'amicizia nel bene e nel mane,tiene sempre unite le persone.

Mi sono permessa di sintetizzare abbastanza la storia perchè altrimenti avrei svelato tutto il film e non è il caso. Il film è gradevole,ma non un capolavoro.Scorre abbastanza,anche se in alcuni punti scricchiola un pò..Verso la fine (forse per chi come me ama leggere anche libri polizieschi e un pò thriller) la verità viene a galla ed è una verità un pò scomoda.....Comunque applauso allo sceneggiatore per una tattica di sviamento di idee data allo spettatore........ve ne accorgerete.. Sicuramente i 2 mostri sacri del cinema americano,sono invecchiati pure loro ,ma hanno sulle loro spalle un'esperienza e una bravura indiscutibile.Gli altri componenti del film sembra quasi che non partecipano maiFortografia da rivedere...ambienti un pò troppo scuri e fermo immagine un pò sfocato.Musiche del tutto anonime...Una cosa che mi ha disturbato tantissimo è che Giancarlo Giannini non doppia più Al Pacino.......ma che è successo??? Insomma fa davvero effetto essere abituati per anni ad un volto e ad una voce ( e che voce ) e così tutto d'un tratto questo cambia..........mah

Comunque è un film che si può andare a vedere anche se all'uscita non vi avrà regalato grosse emozioni

venerdì 26 settembre 2008

CHECCHNO dal 1887 Roma- Testaccio


CHECCHNO dal 1887

Complice la visita di alcuni amici serbi di mio marito,decidiamo di portarli a mangiare in uno dei capisaldi della tradizione romana Checchino a Testaccio.
Per chi non è di Roma Testaccio, è un po’ come “er core de Roma”.
Un po’ di storia:
“Il Testaccio, compreso tra via Marmorata, le Mura Aureliane e il Tevere, ha la forma di un quadrilatero quasi regolare, pianeggiante, tranne che per la collinetta artificiale da cui trae il nome, il Monte Testaccio, la grande discarica del porto dell'antica Roma, l'Emporium, formatasi per l'accumulo dei vasi di coccio, le testae, per l'appunto. Da allora, fino ai recenti tempi (1975) in cui è cessato l'uso del Mattatoio, la piana tra la collina e il fiume ha mantenuto, pur attraverso ridimensionamenti e trasformazioni, una significativa continuità d'uso mercantile, motivata per secoli principalmente dalla presenza del Tevere come via rapida di trasporto. Nel 1868 Pio IX autorizzò Pietro Ercole Visconti a compiere i primi scavi sistematici in concomitanza con la costruzione del nuovo quartiere operaio e del Mattatoio. Un po' ovunque gli scavi per le fondazioni dei palazzoni popolari misero in evidenza reperti archeologici, di fronte ai quali l'atteggiamento del tempo era quello di valorizzare i monumenti singoli ritenuti degni di nota ma di demolire il tessuto archeologico qualora la sua continuità fosse stata ritenuta "insignificante". Il quartiere di abitazione fu progettato come insediamento periferico modello e realizzato di malavoglia da imprese private che non lo ritennero sufficientemente remunerativo. Il rione fu istituito il 9 dicembre 1921 allorquando il più vasto rione Ripa venne privato con delibera comunale di una parte di territorio. Ai nostri giorni si va configurando il progetto, ormai decennale, di riqualificazione del rione recuperando l'area dell'ex Mattatoio.”
Il ristorante è pieno come sempre. Ci accomodiamo al nostro tavolo prenotato con largo anticipo.
Il menu offre davvero di tutto e di più. Oltre a poter scegliere alla carta, ci sono varie possibilità di menu fissi che includono anche il famoso piatto del buon ricordo. I menu a prezzo fisso spaziano dai 43€ ai 65€ a seconda del numero delle portate
Optiamo per la carta. Prendiamo 3 antipasti di salumi e formaggi misti e una trippa alla romana. Sui salumi c’è poco da dire,la presentazione abbastanza classica,ma la qualità scelta ottima, stesso dicasi per i formaggi. La trippa è stata spazzolata in 5 minuti…bella porzione, ben condita…sapida al punto giusto (parlo per sentito dire perché io non mangio nulla di tutto questo genere di cose) insomma fatta a mestiere. Si prosegue con 2 piatti super abbondanti di rigatoni co’la pajata, per chi li ha mangiati ottimi.Io ho assaggiato solo una parte di sughetto…ed era davvero eccezionale. A seguire 3 code alla vaccinara molto ma molto buone e anche queste abbondanti e per me costolette d’abbacchio alla scottadito con patate al burro e salvia e 1 carciofo alla romana. Le costolette d’abbacchio erano un po’ troppo asciutte,forse le avrei cotte un po’ meno,ma comunque saporite.Le patate burro e salvia davvero sfiziose,anche se un po’ pesatine. Per concludere biscottini con caffè, gelati misti affogati,semifreddo all’arancia e una selezione di formaggi erborinati con miele
Il tutto è stato accompagnato da un vino che reputo favoloso e che mio marito ha scelto anche come rosso per il nostro matrimonio, vale a dire Artas Primitivo di Castello Monaci. Per chi non lo conosce l’ Artas ha colore rosso vivo e brillante il profumo è ben pronunciato e complesso, con netto sentore di pepe, sottolineato da note di vaniglia. Il sapore è pieno, caldo, morbido, ma ben saldo, con elegante fondo di frutta rossa.
Per concludere ci offrono dei bicchierini mangia e bevi di cioccolato fondente con liquore al caffè una delizia.
Il conto in 4 è stato di 230€ con annesso piatto del buon ricordo che è stato gentilmente regalato ai nostri ospiti stranieri.
Una serata davvero piacevole all’insegna della tradizione e che credo rimarrà nei ricordi di questi nostri amici.

Checchino dal 1887
Via di Monte Testaccio, 30
00153 Roma
tel :065743816

domenica 21 settembre 2008

Un Giorno Perfetto Ferzan Ozpetek


Scena iniziale: una casa,di notte,la pioggia…e una famiglia apparentemente felice……….ma,facciamo un salto all’indietro….la storia:
Emma e Antonio sono sposati e hanno due figli (Valentina e Kevin) sono separati da poco meno di un anno. Antonio, fa l'autista di un onorevole, non ha superato assolutamente il distacco dalla ex moglie. Emma si divide tra mille lavori al giorno pur di garantire una vita dignitosa ai propri figli,visto che l’ex marito non paga un soldo per gli alimenti.Ferzan Ozpetek questa volta rinuncia a scrivere in proprio un oggetto affidandosi a un testo letterario di Melania Mazzucco che purtroppo ancora non ho letto,ma sarà mia cura farlo,anche se la critica non è stata molto clemente in questa circostanza.. La parte iniziale del film scorre abbastanza veloce ( belle le musiche scelte) e riesce a collocare narrativamente tutti i personaggi,che non sono pochi e la cui condizione psicologica ed esistenziale è complessa. Il regista fa largo uso dei primi piani e questo lo spinge a scavare nel loro animo, quasi tentando di scoprire il mistero profondo che sta alla base della relazione amorosa. Negli adulti questo gioco è abbastanza semplice,ma quello che nascondono gli occhi dei bambini è incredibile, e negli occhi di Valentina e Kevin si scorge la speranza di un nuovo amore tra mamma e papà…e la speranza che tutto possa tornare come prima…ma non è così. Ozpetek riesce a gestire il succedersi dei personaggi e l'intrecciarsi delle loro emozioni grazie anche a un casting particolarmente ben scelto. Le note di inconsapevole volgarità ( truccata quasi come fosse una donna di strada…) che Isabella Ferrari offre al personaggio di Emma o il tormento di Antonio che esplode nel tentativo di stupro sono solo due degli esempi possibili.
Il cast si compone di attori di tutto rispetto. Un occhio di riguardo va sicuramente a Monica Guerritore..complice per una notte insieme a Emma di un calvario assurdo che le porterà a scoprirsi amiche e complici
Brava anche la Sandrelli…una piccola parte, quella della mamma di Emma,ma ricoperta alla perfezione…e poi Angela Finocchiaro…che appare all’inizio del film,la ritroviamo in una piccola scena nella parte centrale e poi…alla fine. Il suo personaggio è un filo sottile che segue tutta la trama,ma solo alla fine capiremo che ha un ruolo fondamentale………
La fine è perfettamente riuscita e mio avviso. Non banale…lascia spazio all’immaginazione…non è una vera fine. Lo spettatore può creare il suo finale a sorpresa…e sono sicura che opterà per una soluzione…quella della vita…
Il film mi ha rapito, e non dico questo perché amo Ozpetek a prescindere. E’ un genere diverso dai suoi precedenti film. E’ una prova alla quale si è voluto sottoporre e a mi avviso ci è riuscito alla perfezione.
Mi riserverò di dare un commento più completo dopo aver letto il libro

mercoledì 3 settembre 2008

Dubai: il futuro è alle porte


Il viaggio a Dubai è stato un successone.
Sono orgogliosa di averlo fatto e di aver toccato con mano e visto con i miei occhi,cosa vuol dire davvero il progresso tecnologico.
Dubai,non è solo il mito del Burj al Arab conosciuta meglio come La Vela ovvero sia l’unico albergo al mondo a 7 stelle.
Dubai è molto di più.
E’ tecnologia,è precisione,è ordine,è pulizia( insolito per un paese arabo),è cortesia della gente, è sorriso sulle labbra della popolazione, è rispetto degli altri.
Dubai, è una città frenetica che anche in sole 24h cambia aspetto,colore,odore.
Dubai è governata dallo sceicco Mohammed Bin Rashid Al Maktum che sta attuando una politica volta al miglioramento della città in previsione di un futuro prossimo molto sfidante.
Il petrolio si sta esaurendo,e quindi bisogna puntare sul turismo e sulle infrastrutture. Dalla fine degli anni ’80 Dubai ha visto un’espansione fuori misura. Sono stati costruiti centinaia di alberghi extra lusso,grattacieli altissimi ( è qui quello più alto al mondo),molte società internazionali hanno acquisito palazzi interi per farne le sedi operative per il Medio Oriente.
Gli stilisti di tutto il mondo hanno capito che il vero lusso è da queste parti,ed è per questa ragione che tutte, e dico tutte le griffe più famose, hanno aperto negozi ( e che negozi) a Dubai all’interno del Mall of Emirates ( http://www.malloftheemirates.com/) il più grande centro commerciale del Medio Oriente. Ben presto la dimensione del centro commerciale sarà superata da The Mall of Arabia, attualmente in costruzione a Dubailand. e che sarà il più grande centro commerciale al mondo.
Non avevano la neve??? All’interno del Mall of Emirates c’è il famoso Ski Dubai…è sorprendente…sembra stare a St Moritz.
Non avevano le isole??? Le hanno create. La più famosa è stata quella per porre le fondamenta della Vela,a seguire le famose Palm Islands dove su una delle due è stato costruito l’albergo più imponente al mondo l’Atlantis.Non avevano gli atolli??? Ed ecco a voi il progetto per The World…una cosa da togliere il fiato. Non avevano una compagnia aerea??? Ed ecco Emirates ..una delle migliori al mondo
Dubai è sì un cantiere a cielo aperto ma i progetti in corso e la fantasia che li accompagna fanno di questa città, quello che ci aspetterà un domani.
Mi sono ripromessa con mio marito di farci un salto tra 4/5 anni e vedere quello che è successo,quello che è cambiato da oggi.
Noi non ce lo possiamo immaginare da quaggiù,quando è dal 2000 che la III° corsia del GRA doveva essere completata,o il famoso ponte sullo stretto di Messina…utopia… e stiamo ancora a discutere. Li’ in 6 anni hanno tirato su uno dei progetti più spettacolari del mondo,un capolavoro dell’ingegneria e dell’architettura, e lo hanno fatto diventare il simbolo di una città che fino a 20 anni fa aveva solo datteri,petrolio e dromedari………..e soprattutto il deserto…
Oggi Dubai è mèta di turismo e mi permetto di dire anche di un turismo alquanto selezionato.
Credo che non subirà lo sciacallaggio che ha subito l’Egitto dove con 300€ si fa una vacanza.

Torniamo al viaggio.
E’ durato 13 giorni. In questo periodo abbiamo soggiornato in un albergo che consiglio vivamente. Non ci sono parole per descrivere quanto potesse essere tutto perfetto. Non c’è stata una cosa,e dico una, della quale ci siamo lamentati. L’albergo è il One & Only Royal Mirage http://www.oneandonlyresorts.com/flash.html
La catena della One&Only ha strutture extra lusso sparse nei paradisi di tutto il mondo e credo che ne valga davvero la pena visitarla prima o poi.
Abbiamo provato l’ebbrezza del deserto al tramonto. Abbiamo fatto il safari tra le dune di una sabbia paragonabile alla cipria,e abbiamo mangiato in un accampamento berbero. Non ho resistito al classico tatuaggio con l’henne. Abbiamo visitato la città con 45° all’ombra vedendo delle cose da mille e una notte. Ci siamo coccolati prendendo un the al Burj Al Arab sospesi al 27° piano un piccolo lusso dal concedersi ( e di lusso si parla visto che un the a testa costa la bellezza di 70€) Abbiamo sbirciato nelle vetrine lussuosissime dei negozi iper griffati.
Abbiamo sentito il profumo delle spezie al Suk e visto l’oro brillare a 22 carati al mercato. Abbiamo visto donne completamente coperte da veli neri che si facevano il bagno vestite. Abbiamo visto ricchi petrolieri, sceicchi, con tuniche bianche e veli che cambiavano colore a seconda dell’importanza o semplicemente per moda.
Abbiamo sofferto il caldo, quello vero, con 45° fissi e un tasso di umidità altissimo, e la notte i gradi “ scendevano “ solo fino a 35.Abbiamo fatto il bagno in un mare caldissimo ,ma pulito e con dei colori magnifici.
Abbiamo, ahimè, sofferto gli sbalzi allucinanti di temperatura tra l’esterno e l’interno, e abbiamo scampato congestioni,raffreddori e mal di gola considerando che all’interno delle strutture ci stanno in media 20°
Abbiamo mangiato benissimo. Le cucine sono omnicomprensive e vi garantisco che la presentazione dei piatti e la qualità delle materie prime è eccellente. Hanno davvero imparato molto bene,e in questo, devo dire, un ruolo fondamentale ce lo hanno avuto i più grandi chef nostrani. Molti di questi si sono infatti trasferiti da quelle parti per un po’ e hanno offerto la loro consulenza per dare il massimo, e ci sono riusciti alla grande.
Dubai, insomma è tutto questo.
Fateci un salto e godetevi il futuro……….spero che qualche foto possa rendere l’idea di quello che brevemente vi ho descritto