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domenica 21 settembre 2008

Un Giorno Perfetto Ferzan Ozpetek


Scena iniziale: una casa,di notte,la pioggia…e una famiglia apparentemente felice……….ma,facciamo un salto all’indietro….la storia:
Emma e Antonio sono sposati e hanno due figli (Valentina e Kevin) sono separati da poco meno di un anno. Antonio, fa l'autista di un onorevole, non ha superato assolutamente il distacco dalla ex moglie. Emma si divide tra mille lavori al giorno pur di garantire una vita dignitosa ai propri figli,visto che l’ex marito non paga un soldo per gli alimenti.Ferzan Ozpetek questa volta rinuncia a scrivere in proprio un oggetto affidandosi a un testo letterario di Melania Mazzucco che purtroppo ancora non ho letto,ma sarà mia cura farlo,anche se la critica non è stata molto clemente in questa circostanza.. La parte iniziale del film scorre abbastanza veloce ( belle le musiche scelte) e riesce a collocare narrativamente tutti i personaggi,che non sono pochi e la cui condizione psicologica ed esistenziale è complessa. Il regista fa largo uso dei primi piani e questo lo spinge a scavare nel loro animo, quasi tentando di scoprire il mistero profondo che sta alla base della relazione amorosa. Negli adulti questo gioco è abbastanza semplice,ma quello che nascondono gli occhi dei bambini è incredibile, e negli occhi di Valentina e Kevin si scorge la speranza di un nuovo amore tra mamma e papà…e la speranza che tutto possa tornare come prima…ma non è così. Ozpetek riesce a gestire il succedersi dei personaggi e l'intrecciarsi delle loro emozioni grazie anche a un casting particolarmente ben scelto. Le note di inconsapevole volgarità ( truccata quasi come fosse una donna di strada…) che Isabella Ferrari offre al personaggio di Emma o il tormento di Antonio che esplode nel tentativo di stupro sono solo due degli esempi possibili.
Il cast si compone di attori di tutto rispetto. Un occhio di riguardo va sicuramente a Monica Guerritore..complice per una notte insieme a Emma di un calvario assurdo che le porterà a scoprirsi amiche e complici
Brava anche la Sandrelli…una piccola parte, quella della mamma di Emma,ma ricoperta alla perfezione…e poi Angela Finocchiaro…che appare all’inizio del film,la ritroviamo in una piccola scena nella parte centrale e poi…alla fine. Il suo personaggio è un filo sottile che segue tutta la trama,ma solo alla fine capiremo che ha un ruolo fondamentale………
La fine è perfettamente riuscita e mio avviso. Non banale…lascia spazio all’immaginazione…non è una vera fine. Lo spettatore può creare il suo finale a sorpresa…e sono sicura che opterà per una soluzione…quella della vita…
Il film mi ha rapito, e non dico questo perché amo Ozpetek a prescindere. E’ un genere diverso dai suoi precedenti film. E’ una prova alla quale si è voluto sottoporre e a mi avviso ci è riuscito alla perfezione.
Mi riserverò di dare un commento più completo dopo aver letto il libro

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