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domenica 1 febbraio 2009

Italians…il trailer inganna


Uscendo dal cinema qualche sere fa, mi sono interrogata sul fatto che chi ha montato le scene del trailer di questo film è stato un genio.
E’ riuscito a far passare questo film come una commedia esilarante, merito anche degli attori protagonisti, un film dinamico, veloce e spensierato.
Quando invece le luci si sono spente all’interno della sala e la prima scena è partita ho capito che qualcosa non andava per il verso giusto.
Ma poi quale doveva essere questo verso giusto??Sicuramente il mio è un giudizio personale e quindi criticabile al 100%
Gli italiani sono il popolo che suona più di tutti al metal detector" è il risultato di un sondaggio del New York Times utilizzato come frase umoristica( chiamiamola così) per aprire il primo dei due episodi di Italians. E anche su questo non concordo molto,ma prendiamola a ridere,è una battuta vero???
Il primo episodio vede protagonista Sergio Castelletto, dipendente di una società romana di trasporti e il suo futuro sostituto Riccardo Scamarcio.
I due intraprendono un viaggio lunghissimo attraverso il deserto, con un carico di Ferrari “nuove “ di zecca da consegnare nelle mani di un illustre uomo d’affari negli Emirati Arabi, precisamente a Dubai.
L’episodio è davvero molto lento,le battute,i dialoghi sono davvero assenti. Tutto è sorretto malamente da dialoghi già sentiti, come se fossero stati copiati da altri film,dove la comicità e l’ilarità rasenta lo zero.
Sono scene tristi quelle che si vedono. E’un’immagine triste che si da dell’Italia all’estero. Il fatto di rimarcare le assurdità di alcuni italiani non credo appartenga a tutti noi. Avendo viaggiato tanto ho avuto modo di osservare il comportamento dei miei conterranei. Sono consapevole che l’Italiano viene sempre e ovunque riconosciuto, ma è pur vero che ci sono altri abitanti della nostra splendida terra che fanno molto più folclore rispetto a noi. Ma questo è un altro discorso. Torniamo al film.
Mentre scrivo,mi pongo un’altra domanda. Ma cosa ci troveranno tutte queste ragazzine in Scamarcio??
Forse, avendo superato la boa dei 35 anni, non riesco ad essere obiettiva. Ma un bell’uomo credo di essere in grado di riconoscerlo. Forse, sarà un bravo attore??Ma anche qui mi devo ricredere. E’davvero mono espressione,e non trasmette alcunché. Purtroppo gli è rimasto attaccato il cliché del ragazzo dei lucchetti e difficilmente riuscirà a scrollarselo di dosso. È quindi poco credibile in tutto quello che combina. Sicuramente però il suo impiego è stato calcolato bene dai produttori. In quanto rimpolpa sicuramente le casse delle sale cinematografiche. Un po’ come l’operazione di invitare un super ospite a San Remo, è assodato che il volume di ascolti in quei 5 minuti di permanenza del personaggio di turno, arriva alle stelle. Bel piano di marketing.
L’unico attimo di bellezza di quest’episodio me l’ha dato la vista della splendida Dubai, dove quest’estate ho lasciato il cuore, e dove spero di tornare presto.
Le luci in sala si riaccendono, fine del primo tempo. Io e la mia amica ci guardiamo perplesse e in sala c’è un silenzio quasi spettrale. Per farvi un’idea, il tipico silenzio che si percepisce alla fine di una pièce teatrale particolarmente pesante.
Dopo qualche minuto d’interruzione, le luci sfumano nuovamente e veniamo catapultati all’interno del nuovo episodio.
Protagonista il dentista Carlo Verdone, sempre depresso e alle prese con centinaia di ansiolitici e farmaci vari,e l’organizzatore di viaggi a sfondo erotico Dario Bandiera.
Reduce da un matrimonio fallimentare il dentista parte per la Russia, per partecipare ad un convegno internazionale organizzato proprio da lui.
Il suo socio gli consiglia di affidarsi alle cure di un noto organizzatore di soggiorni di lusso con annesse delle affascinanti “nipotine”.
Carlo Verdone, in forma smagliante, recita la parte che gli viene più congeniale. Quella dell’impacciato, sfigato,goffo,ma bonaccione.
Eccezion fatta di alcune battute carine, e delle splendide scene girate nella stupefacente San Pietroburgo, anche in questo caso emerge un’immagine che fa degli italiani, un popolo triste che cerca all’estero un qual cosa che da noi difficilmente si trova. E visti i tempi in cui viviamo,mi risulta alquanto difficile credere che tutte queste nipotine,bisogna trovarle solo nei paesi dell’est Europa o nell’Asia.
Ma tutto è bene quel che finisce bene, e tra bordelli e festini particolari, il buon dentista trova la via della redenzione.
Le luci si riaccendono e il silenzio in sala è davvero preoccupante. Nessuno osa citare qualche battuta carina del film ( che non c’è stata in ogni modo) che è un classico.
La colonna sonora??? Ovverosia la canzone bellissima di Modugno re-interpretata dai Negroamaro, deve piacere per forza, ci hanno bombardato in queste ultime settimane alla radio e così, anche chi non conosceva purtroppo l’originale,ora la ama alla follia.
Ma che cosa sta accadendo alla commedia italiana???
E’ possibile che non si riescano a fare più dei bei film come invece accadeva negli anni ’80-’90?
Possibile che tutti i registi cercano di copiare la comicità di Monicelli ad esempio?
E’ possibile che ogni Natale veniamo bombardati da commediole su vacanze natalizie a Rio,in crociera, sulla neve etc….e i botteghini ringraziano??? Questa è la vera commedia all’italiana?? Se così fosse sono ben felice di fare la fila al botteghino e andarmi a vedere un bel film straniero.
Che peccato

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