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giovedì 5 gennaio 2012

Una città che sorprende: Belgrado

Non era assolutamente in programma un viaggio per la fine dell'anno,ma all'ultimo secondo ( è davvero il caso di dirlo ) ci siamo accorti che non sarebbe stata una cattiva idea quella di partire.
Partendo poi dal presupposto che io sono una di quelle che detesta il Capodanno,le sue organizzazioni che cominciano quasi al rientro delle ferie estive,il tam tam di telefonate su cene a casa di amici o di locali tristissimi,ho colto al volo l'occasione di "levarmi" di torno e lasciar fare al caso.
Il 29 sera abbiamo trovato un volo conveniente su internet e un prezzo super stracciato per il miglior albergo di Belgrado..et voilà...eccoci catapultati il 30 mattina in quel di Fiumicino in partenza per questa affascinante città.
Il tempo al nostro arrivo non è stato dei migliori. Era coperto e anche molto umido,ma tutto sommato siamo stati molto, ma molto fortunati considerando che l'anno scorso c'erano ben 20° sotto zero e nei nostri 3 giorni di permanenza,siamo arrivati invece a temperature quasi primaverili intorno ai 16°fantastiche per girare in tranquillità.
Una breve sosta in albergo per svuotare le borse, ed eccoci subito catapultati nel cuore di questa città un quartiere chiamato Skadarlija che ricorda un pò la nostra Trastevere.

Una serie di ristorantini tipici dove si possono assaporare i migliori piatti della cucina serba.I migliri dove una sosta è d'obbligo sono: Restoran Dva Jelena (dal 1832) http://www.dvajelena.rs/ e Tri Sesira. Essendo il mio blog,prevalentemente di cucina, una lunga descrizione la voglio dare a questa cucina davvero interessante.Preparatevi a un viaggio nel passato con atmosfere da fine '800 primi del '900. Musica tipica di sottofondo davvero molto bella, ospitalità eccezionale e cibo succulento. Un consiglio, i piatti sono davvero molto abbondanti,quindi cercate di fare 1 per 2 basterà per entrambi. Vi consiglio di assaggiare il formaggio locale Kajmak, poi un classico della tradizione gastronomica serba il Pasulj, una densa minestra di fagioli bianchi insaporita da spezie e pezzetti di carne di maiale che non va confusa con la versione più densa con cipolla, cucinata al forno e servita anche fredda che prende il nome di Prebranac ( di cui mio marito è ghiotto e a casa la prepara davvero bene ).
Piatto tradizionale di tutti i Balcani è il Burek fatto con una sottile pasta fillo farcita all'interno con diversi ingredienti. In base al ripieno assume nomi differenti, il più classico è il burek ripieno di carne macinata e spezie o di formaggio. La Proja è un piatto povero e tradizionale, cucinato con farina di mais e arricchito con formaggio e uova, che affonda le radici nella Serbia rurale, che si poteva permettere solo poche volte la carne,lo si può trovare sotto forma di quadretti o di muffin.
Passiamo alla voce della cucina serba più consistente, la carne Meso. I Serbi, nonostante le mode della cucina vegetariana e gli appelli delle autorità sanitarie a bilanciare la dieta, non hanno mai rinunciato ad assaporare un pezzo di carne specialmente se alla griglia (Sa roštilja). Tra le carni alla griglia i più famosi sono senza ombra di dubbio i ćevapčići, piatto diffuso in tutti i Balcani che consiste in polpettine di manzo o di maiale dalla forma allungata onnipresenti in ogni menù. Seguono nella classifica dei piatti più amati i Ražnjići, spiedini di carne, e la Pljeskavica una sorta di hamburger di carne macinata e speziata che nella variante più gustosa e ricca di colesterolo, prevede anche una spalmata di kajmak, il saporito formaggio fresco ( vi posso assicurare che è qualcosa di divino )
Sempre tra i piatti alla griglia ci sono i Leskovački uštipci che prendono il nome dalla città di Leskovac nella Serbia meridionale e sono polpette speziate di carne ripiene di formaggio e pancetta. Interessanti, infine, sono le salsicce (Kobasice) che si possono trovare nella variante affumicata.Un altro piatto serbo diffuso nei Balcani è il Duveč, il cui nome deriva dal sostantivo turco guvec (casseruola). Qui la carne e le verdure si mescolano al riso dando vita ad un sostanzioso piatto unico. La dominazione turca ha lasciato la tradizione orientale di arrotolare intorno ad una foglia di verdura un ripieno: la Sarma è il piatto più conosciuto e diffuso.Si tratta di un involtino di foglie di verze lessate con un ripieno di carne macinata e riso più altre spezie. Molto simile alla sarma è la Punjena paprika (peperone ripieno) che ha al suo interno carne, riso, spezie, ma anche, nelle varianti più ricche pomodoro e uova.Tra i prosciutti si distinguono la zlatiborska govedja pršuta di colore rosso scuro e dal sapore affumicato e il njegoški pršut.
Tra i dolci d'impronta mediorientale il più diffuso è la Baklava costituito da più strati di pasta fillo, uniti da burro fuso e da un ripieno di pistacchi e noci macinate( la ricetta la trovate nel mio blog ) Molto popolari sono le Palacinke (crepes dolci) che hanno diversi ripieni tra cui quello di marmellata e di cioccolata. Nonostante le numerose declinazioni, le più apprezzate rimangono le Palacinke sa orasima (crepes alle noci)
Tra i superalcolici a detenere il primato, in Serbia, è la Rakija, distillato di frutta che nella fermentazione acquista un'importante gradazione alcolica. La rakija in combinazione con la frutta distillata acquista nomi differenti: la più conosciuta è la Sljivovica ottenuta dalle prugne e diffusa in tutti i Balcani.
Dal sapore più fruttato è la Kajsijevaca ricavata dalle albicocche, mentre più morbide sono la Viljmovka o Kruskovaca ottenuta dalle pere e la Jabukovaca dalle mele.

La zona della città maggiormente visitata è quella centrale, in particolare la municipalità di Stari Grad, che è meta di turismo per la presenza di edifici storici e spazi culturali quali musei e sedi di mostre.

I luoghi più famosi sono oltre la già citata via Skadarlija, la Piazza della Repubblica su cui si affacciano il Museo nazionale e il Teatro Nazionale, la via Knez Mihailova,dove ci sono quasi tutti i più famosi negozi, le Fafane o caffetterie dove turisti e non si pfermano per un caffè, per mangiare una fetta di torta, per leggere un libro e per connettersi ad internet visto che in molto c'è la Wi.Fi gratuita .Alla fine del viale c'è  il parco Kalemegdan.

Il Kalemegdan si trova alla sommità di una collina di 125,5 metri di altezza, che digrada ripida verso la confluenza del fiume Sava nel Danubio, di fronte alla Grande Isola della guerra e in maniera più dolce verso il centro città.Il nome deriva dal turco, e significa fortezza della battaglia (kale: fortezza, meydan: battaglia), anche se identifica solamente il parco che circonda la fortezza, creato nello spazio pianeggiante dove si svolgevano gli assedi contro la città e le battaglie in campo aperto.
Troviamo poi la zona di Terazije con la Piazza Nikola Pasić su cui sorge il Parlamento e, oltre il Parco dei Pionieri, il Palazzo Vecchio e il Palazzo Nuovo. Ad di fuori del distretto della città vecchia c'è il quartiere di Zemun, noto per la sua Torre del millennio, il parco Topčider e la Kuća Cveća (il mausoleo del Maresciallo Tito), nella municipalità di Savski Venac.
Il punto più elevato di Belgrado è il monte Avala a circa una mezz'ora d'auto dal centro città, su cui sorge il Monumento al Milite Ignoto e da cui si gode un bellissimo panorama della città. Se siete fortunati come noi, in inverno troverete una coltre di neve bellissima.
Alla confluenza tra la Sava e il Danubio sorgono due isole: la Grande isola della guerra e la Piccola isola della guerra che costituiscono un'oasi naturale protetta in cui vivono diverse specie di uccelli e pesci.
A Belgrado ci sono tantissime chiese. Principalmente ortodosse, ma troverete anche quelle di altre religioni.
La più famosa, visto che è anche la chiesa ortodossa più grande al mondo è San Sava. Bisogna assolutamente visitarla di giorno,ma di notte è qualcosa di meraviglioso vista l'imponenete illuminazione che le è dedicata.

Le altre più famose da vedere sono San Marco, San Michele Arcangelo e la Cattedrale di Cristo Re
Un posto da vedere che nelle guide di oggi non si trova è il nuovo ponte sulla Sava innaugurato proprio la notte del 31 Dicembre. Il nuovo ponte attraverso il fiume Sava è una delle costruzioni più grandi e più complesse di questo tipo nel mondo, e con la colonna centrale alta 200 metri e 80 cavi laterali dell’intera lunghezza di addirittura mille chilometri. Il ponte è lungo 964 e largo 45 metri, ha sei corsie, due corsie con le rotaie e due marciapiedi e piste ciclistiche.

In 3 giorni abbiamo cercato di vedere il più possibile. Una visita ( ma non perchè sono un bello spettacolo purtroppo) meritano i palazzi distrutti dagli americani con i bombardamenti. Si rimane  a bocca aperta pensare che in quelle case sono morte tante persone a che fine poi?? I palazzi purtroppo sono ancora così,abbandonanti al loro destino, in attesa di qualche sovvenzione per essere ristrutturati. Chissà quanto tempo dovrà passare.

Sono stata anche fortunata visto che mio marito è per metà serbo dato che la mamma è proprio di Belgrado. Nel nostro tour ci hanno accompagnato degli amici cari che c'hanno fatto scoprire angoli della città poco battuti dai turisti e davvero affascinati. La nostra ultima cena si è svolta in un ristorantino in periferia chimato Dacia, per chi verrà in questa città deve assolutamente farci un salto.

Sicuramente ci sarà una prossima volta,magari in primavera o in estate dove i paesaggi assumono colori e profumi diversi.

A presto allora e Zdravo ( ciao )


































mercoledì 31 agosto 2011

MAURITIUS un' isola dove ritrovare la tranquillità

Per le vacanze del 2011 abbiamo optato all’ultimo momento, per una meta esotica. Forse è riduttivo definirla così. L’isola di Mauritius
( non le Mauritius al plurale come molti dicono) non è il classico paradiso tropicale tutto spiaggia bianca e mare.
A differenza delle Maldive ( dove ancora non sono stata) non è un atollo 3x3 che si gira in 10 minuti di passeggiata.
L’isola, oltre ad avere delle spiagge sconfinate, un mare con dei colori che lasciano senza fiato, un fondale animato di mille pesci colorati, ha un entroterra che lascia incantati con delle sfumature di verde che forse solo un pittore impressionista saprebbe cogliere.
Scegliere di andarci ad Agosto vuol dire essere consapevoli del fatto che da quelle parti è inverno. Ma ci metterei la firma per un inverno così!! Incontrare giornate con qualche piovasco tropicale e temperature non certo caldissime è abbastanza normale. Capita poi di imbattersi in giornate magnifiche con 28° e un sole che ti scalda la pelle e un mare rinfrescante che ti permette di fare delle meravigliose gite alla scoperta di isole fino a qualche anno fa chiuse ai visitatori. Due a caso l’isolotto Gabriello e l’isola Piatta. Per chi deve ancora andare a Mauritius sentirà solo parlare della famosa isola dei Cervi. Dall’Italia infatti, c’avevano fatto una capoccia enorme per andarla a visitare. Chissà come mai invece ci siamo lasciati convincere da una ragazza italiana che sono 20 anni che vive a Mauritius e che ci ha raccontato cose magnifiche su questi 2 isolotti incontaminati. Le abbiamo dato retta e così ci siamo imbarcati su un bellissimo catamarano abbiamo fatto un’ora e mezza di navigazione in pieno Oceano Indiano e siamo arrivati in Paradiso. Poco conosciute ai turisti, forse anche perché non a tutti fa piacere farsi una bella navigata, sono il posto ideale per passare una giornata all’insegna della pace totale. In queste isole infatti non c’è davvero nulla. Si è soli con la natura. Sulla via del ritorno ci siamo imbattuti anche in mamma balena e il suo piccolino. Pare che le balene vadano a partorire in Sud Africa e poi ritornano da quelle parti con i loro piccoli per accudirli E’ stato davvero emozionante e dicono anche che porti fortuna, visto che non capita spesso.
All’isola dei Cervi ci siamo stati per carità,ma non reggeva il confronto a mio avviso. E’un ‘isola un po’ troppo inflazionata e quindi si assiste ad un vero sbarco in massa di turisti urlanti a volte maleducati. Se si ha la fortuna di farsi accompagnare da gente del luogo e non dai tour operator classici, si riesce a trovare qualche caletta ben nascosta e passare qualche ora in santa pace godendosi anche una bella grigliata di pesce sulla spiaggia. Chiedete di farvi portare alle cascate che ci sono nei paraggi. Sulla via incontrerete delle graziosissime scimmie in libertà che vi chiederanno solo un po’ di pane o qualche piccola banana. Sono davvero dolcissime
Consiglio una bella visita all’orto botanico di Pamplemousses. E’ il 3° al mondo per numero di piante al suo interno. Vi assicuro che toglie il fiato. Al suo interno poi possiamo trovare le famose tartarughe giganti di terra e un piccolo gruppetto di cervi. http://www.pamplemousses.info/pamp/index.php
Non poteva poi mancare una gita alla capitale Port Louis che conta ben 50.000 abitanti. Sede del governo, delle attività economico finanziarie dell’isola, é divisa tra passato e presente e al suo interno convivono le culture e le religioni più svariate. Troviamo infatti una moschea, una chiesa cattolica ( c’è stato in visita anche Giovanni Paolo II°) un tempio induista e uno buddista.
Ha un mercato della frutta e della verdura davvero singolare che consiglio di visitare, mi raccomando però di stare attenti agli ambulanti che vi si attaccheranno alle caviglie per vendervi qualsiasi cosa.
Passiamo al cibo. Essendoci così tante culture presenti sull’isola, la cucina risente di varie influenze. Mangerete divinamente la cucina indiana come anche quella thai. Assaggerete piatti creoli e gusterete cose più classiche internazionali. In sintesi se amate sperimentare, e adorate le spezie, è il posto che fa per voi.
Mi raccomando, non fatevi abbindolare dal fatto che si comprano bene le cose “griffate” che si producono da queste parti. Il più delle volte non è vero, e comunque i prezzi, per noi europei sono davvero alti. Contrattate sempre. Comprate invece lo zucchero di canna di cui Mauritius è l’esportatore più importante al mondo, il Rum e la vaniglia. Hanno dei prezzi fantastici e, sapendo quanto costano in Italia ( specie la vaniglia ), ne ho fatto incetta.

Che dirvi di più, abbiamo passato dei giorni davvero speciali all’insegna della tranquillità, della gentilezza delle persone del luogo, di posti incantati e di profumi speziati. Se chiudo gli occhi, con la mente sono ancora lì a camminare su quella spiaggia bianca e soffice come il talco riscaldata dagli ultimi raggi di sole della giornata.

E’ posto dove si ritrova se stessi….vi auguro di poterci andare prima o poi



martedì 9 agosto 2011

Buone vacanze!!!!

Cari lettori e seguaci del mio blog ,

per qualche giorno non sarò presente da queste parti....mi concedo un pò di meritato riposo...quest'anno ne ho davvero bisogno.
In effetti, ascoltando un pò in giro, sento che è stato un anno davvero pesante un pò per tutti, e quindi siamo arrivati, come si dice in gergo, alla frutta....proprio per questo, qualche giorno di vacanza è d'obbligo.

Non importa la mèta, quello che conta è staccare la spina e ricaricare le batterie per affrontare con energia questo nuovo anno che ci attende.

La mia mèta sarà un pò esotica, ma non voglio anticiparvi nulla....spero di riportare in Italia qualche nuova idea per qualche piatto prelibato, qualche spezia profumata...e dei colori magnifici.

Buone vacanze a tutti...davvero di cuore...



mercoledì 1 settembre 2010

APPUNTI DI VIAGGIO: RODI AGOSTO 2010


Comincio a raccontare del mio viaggio dicendo: che peccato!!!
Peccato di non esserci stata prima..Ho viaggiato parecchio e ho visto tanti posti,anche lontani,ma in Grecia,non so perché,non ci sono mai voluta andare e non so dire il motivo.
Quest’anno riusciamo invece ad organizzare le nostre vacanze estive in poche ore,e a Giugno avevamo già i biglietti aerei e la prenotazione in albergo,una meraviglia.
Rodi fa parte del Dodecanneso,sebbene dal punto di vista geografico è molto vicina alla Turchia.Dal nostro albergo si vedevano chiaramente le coste e la distanza è davvero piccolissima solo 18 km.
La città di Rodi ha due facce la vecchia e la nuova.La moderna è sviluppata intorno al porto di Mandraki ed è una città cosmopolita con viali alberati,imponenti edifici pubblici,hotel di lusso,un’intensa vita notturna e un bellissimo Casinò.
La città vecchia è addirittura preservata come patrimonio dell’umanità dall’UNESCO,ed è il miglior esempio al mondo di città medioevale che ha conservato la sua cinta muraria. Inutile dirvi di visitarla assolutamente.
Cosa vedere a Rodi città:
· Il porto di Mandraki. Secondo la tradizione qui era situata una delle 7 meraviglie del mondo Il Colosso di Rodi una statua alta ben 30,5 mt. Oggi accoglie barche di lusso,navi da crociera provenienti da tutto il mondo. L’arrivo delle barche è protetto dalle statue in bronzo di un cervo maschio e un cervo femmina,le mascotte dell’isola.
· Via Sokratus:è il bazar della città vecchia.Qui si trova di tutto e ci si imbatte in tipiche taverne dove si possono gustare piatti tipici della tradizione greca. Occhio ai prezzi. Essendo molto frequentato dai turisti,si possono spendere molti più soldi del dovuto.

A pochi km da Rodi si trova Ixia.Per gli amanti del windsurf è un paradiso. Una cosa va detta,per chi ama il mare tranquillo e decide di andare a Rodi deve scegliere la costa che si affaccia sul Mediterraneo molto più calmo e caldo. L’Egeo invece è molto più mosso,ventoso e leggermente più freddo indicato quindi agli appassionati degli sport acquatici.

L’isola di Rodi non è solo mare,ma anche cultura e quindi vale la pena girala in lungo e in largo. Vi suggerisco di affittare uno scooter.E’ molto più conveniente della macchina e porta ovunque. Per vistare alcuni siti archeologici è meglio invece affidarsi a qualche tour organizzato con una guida in inglese (scordatevi l’italiano),sono molto efficaci e neanche troppo cari.
· Filermos: costruito in epoca medioevale dai cavalieri di S.Giovanni sulle rovine dell’antica Ialyssos. I resti di un tempio greco, il battistero a croce e la piccola cappella sotterranea con affreschi del XV sec si possono ammirare dalla scalinata che conduce al monastero.Sul lato destro con un viale alberato conosciuto come Golgotha, c’è una croce di 14,6 mt che si può scalare, per una vista mozzafiato vi assicuro che ne vale la pena.
· Kremasti: in genere ci reca in questa cittadina perché poco distante si trova la famosa Valle delle Farfalle.Una gola scenografica che da Maggio a Settembre ospita le rare e affascinati farfalle tigre Jersey.Sono mimetizzate quando sono chiuse ma una volta in volo sono di un rosso vivo accecante.
· Kamiros: situata all’interno, è uno dei 3 insediamenti antichi dell’isola,una delle città classiche meglio conservate di tutta la Grecia.
· Siana:un bellissimo villaggio dove il tempo si è fermato e dove è possibile comprare il famoso miele di timo e la souma (un liquore locale molto forte)
· Empona: nota per il vino e le danze popolari,offre una cucina davvero gustosa fatta di carne (agnello) e prodotti locali. Poco distante da qui ci sono i vigneti Emery e i vigneti Alexandris che vi aspettano per una degustazione.
· Lindos: da non perdere.Preparatevi ad una giornata sotto il sole e al caldo,ma tutto viene ripagato dal paesaggio e dalla vista che si gode dall’acropoli e dal tempio di Atena. Per arrivarci bisogna fare una vera e propria scarpinata di quasi 600 gradini. Una volta in cima si vede la baia di St.Paul,la spiaggia di Pallas e un lungo tratto della costa e,non da ultimo,l’azzurro cristallino del mare. Vi consiglio di prendere qualche souvenir qui. Lindos è molto meno cara di Rodi città e offre cose un po’ più originali.

Inutile descrivere il mare. C’è l’imbarazzo della scelta di dove trascorre le giornate. Grazie allo scooter siamo riusciti a scovare una caletta poco distante dalle Terme di Kalithea che era un incanto e dove davvero ho lasciato il mio cuore.Per chi ama snorkeling basta munirsi di maschera e boccaglio e si rimane affascinati dai fondali e dai pesci che lo popolano. Per chi ama stare in acqua a prendere il sole c’è una piscina naturale con acqua più calda dove ci si abbronza che è una meraviglia. Se viene fame c’è una taverna di tutto rispetto dove segnalo i Symi shrimps(dei gamberetti nani che si friggono e si mangiano tutti interi), octopus alla griglia e calamari fritti…per non parlare delle tipiche insalate greche…
Qualche km più avanti, dopo la mondana Faliraki, si trova la spiaggia di Afandou. Questo villaggio è definito il villaggio fantasma perché dalla costa non si vede ed è per questo che in passato è stato risparmiato dai predatori corsari. La spiaggia è lunga 7 km. Il colore del mare è tra il celeste e il blu toccando tutte le sfumature. Occorre munirsi di scarpette per i sassolini,a piedi nudi sarebbe una leggera sofferenza.Il fondale è sabbioso quindi c’è poco da vedere.

Mi ha colpito positivamente la pulizia che c’è nell’isola. Se si gira per strada non si vede nulla e hanno dei riciclatori di carta,vetro e plastica che noi ci sogniamo.

La cucina greca offre parecchie pietanze interessanti. Forse alla fine dopo 14 giorni ci si stufa un po’, ma qualche alternativa la si trova sempre.
Anche se può sembrare assurdo,di pesce non ce n’è molto,si predilige la carne.Tutti i pescatori durante l’estate vanno a lavorare nelle grosse strutture alberghiere e quindi il pesce che si trova è importato dalle isole vicine. Se lo ordinate al ristorante siate consapevoli che vi arriverà un conto alquanto elevato. In genere per una cena in 2 di tutto rispetto non si spendono più di 15/17 € a testa.Se prendete il pesce arrivate anche sui 35/40 € a testa e per la Grecia è davvero un’esagerazione.
Il clima è eccezionale. In 14 giorni non ho visto neanche una nuvola. Mi hanno detto che piove circa 8/10 gg l’anno e l’inverno la temperatura più bassa arriva a 17°. Insomma un paradiso.

Questi appunti di viaggio finiscono qui. Forse sono stati troppo sintetici ma ho cercato di trasmettere in poche righe tutto quello che ho provato,vivendo il mare,inebriandomi dei colori degli ibiscus,gustandomi dei tramonti mozzafiato,facendo un tuffo in un passato lontanissimo,e gustando un bicchierino di Ouzo nelle sere calde e ventilate di quest’isola meravigliosa dove sicuramente ritornerò.

domenica 3 gennaio 2010

PARIGI.....Istantanee di un viaggio


E’ difficile cominciare a raccontare in poche parole quello che trasmette una città come Parigi.
Il mio viaggio è durato 4 giorni,ma sono stati molto intensi e di cose da dire ce ne sono parecchie.
Primo impatto positivo me lo ha dato l’aeroporto internazionale Charles de Gaulle. Efficiente e veloce,pulito e moderno. In un batter d’occhio sono in possesso dei bagagli e dopo poco in viaggio su un taxi verso l’albergo scelto.
Per il nostro soggiorno abbiamo optato per un albergo piccolino nel cuore della città a pochi passi dall’Arc de Triomphe,dalla Tour Eiffel,da una comodissima fermata della Metro. Waldorf Trocadero in Rue de Lauriston
( http://www.hotelswaldorfparis.com/) se andate a Parigi ve lo consiglio,ottimo rapporto qualità prezzo,pulito,personale gentile,camere molto accoglienti e una discreta colazione internazionale.
Fondamentale a Parigi,come in molte capitali europee è l’utilizzo della Metro(ci sono ben 14 linee) Peccato che a Roma non si può fare altrettanto,visto che ci sono solo 2 linee,si eviterebbero in questo modo file interminabili e nervi a fior di pelle. Consiglio l’abbonamento più giorni o il giornaliero. Con 5,00€ puoi girare per 24h su tutte le linee fino allo svenimento.
Un salto di notte alla Tour Eiffel è d’obbligo. Si rimane a bocca aperta e se si è in dolce compagnia è anche molto romantico. Se il cielo è sgombro da nubi,il faro della torre arriva ad illuminare fino a 87 km di distanza. Un vero incanto.
A Natale sotto la torre è uno scintillio di luci,dovuto ai mercatini dove si possono acquistare delle cose davvero particolari provenienti da tutto il mondo.
Una passeggiata agli Champs Elysées deve essere fatta. Si rimane incantati da quello che delle piccole lucine natalizie possono regalare ad una città già bella di suo. Sia a destra che a sinistra è un pullulare di negozi e la gente entra ed esce con una velocità mai vista prima. Sarà che siamo capitati sotto Natale,ma tanta gente così solo a NY mi era capitata di vederla. Ci sono griffes famose come Hugo Boss, Cartier Louis Vuitton,ma anche megastore come il negozio Virgin,Sephora e tanti altri. Sicuramente Parigi non è economica ( non lo è mai stata) ma qualcosa bisogna davvero acquistarla,anche solo per dire di averla presa qui.
Per chi ha pochi giorni e vuole cercare di vedere tutto, e soprattutto ha la fortuna di avere a disposizione delle belle giornate di sole, consiglio gli open tour con i bus che ti portano ovunque. Quello che abbiamo preso noi offre ben 4 percorsi differenti. Con un biglietto che vale 48h puoi girare la città in lungo ed in largo e puoi scendere e salire tutte le volte che vuoi e dove vuoi,ascoltando con le cuffie la spiegazione in ben 8 lingue diverse. In questo modo ci siamo fatti accompagnare un po’ ovunque e quando qualcosa ci interessava maggiormente scendevamo e continuavamo il nostro giretto a piedi. Mi raccomando, munitevi di scarpe molto comode,Parigi va girata molto anche a spasso,certe vie nascoste solo in questo modo è possibile scovarle.
Parigi e le file. Beh, c’è da mettersi l’anima in pace. Ai parigini evidentemente piace perdere tempo. Ovunque siamo stati c’era un fila. Tante cose abbiamo proprio rinunciato a vederle perché avremmo sicuramente speso metà della nostra vacanza in attesa. A Notre Dame c’erano ben 2 file,una per entrare in chiesa e l’altra per salire su. Al Louvre c’era la fila sia per chi aveva già i biglietti, sia per chi doveva ancora acquistarli,idem al museo d’Orsay,per assistere allo spettacolo del Moulin Rouge abbiamo fatto 20 minuti di fila e d eravamo prenotati,e così per tutto il resto.
Un salto deve essere fatto a Montmarte. Caratteristico quartiere nella parte nord di Parigi è quello più ripido da cui si gode una vista mozzafiato. Proprio questa posizione incantevole ha attratto verso la metà dell’800, parecchi pittori quali Picasso,Pisarro, Lautrec e Van Gogh.
Lautrec tra tutti è stato quello che ha testimoniato,120 anni fa, la nascita del famoso Moulin Rouge.In cambio delle sue locandine le ballerine di can can gli offrivano ospitalità e anche qualche buon bicchiere di vino e forse qualcos'altro.
Ero scettica sullo spettacolo,e mi sono dovuta ricredere. Parigi è il Moulin Rouge, e in tutto il mondo non c’è nulla di simile.
A Montmarte una visita la merita senz’altro il suo cimitero. Può sembrare un po’ macabro,ma qui sono sepolti i più grandi della Francia sia del mondo dello spettacolo sia del mondo della cultura. Ci sono tombe imponenti e tutto sembra ovattato. Se poi capitate, com’è successo a noi, in una giornata leggermente piovosa e con un po’ di nebbiolina tutto è ancora più suggestivo.
Se si va a Parigi un salto nel quadrilatero del lusso va fatto. Rue du Faubourg St Honorè offre agli occhi un incanto di vetrine con esposti oggetti a cifre impressionanti. Hermes ha un palazzo a 4 piani che lascia senza fiato. Continuando a camminare si arriva sia a Place Vendome sia a Place de la Concorde. Si ha così l’imbarazzo della scelta per dove andare. Ma qualsiasi decisone si prende è ben fatta. Da una parte l’Opera con la sua storia,dall’altra l’obelisco in granito rosa risalente a 3330 anni fa che oramai è uno dei tanti simboli della città. Qui ci sono anche diversi musei da visitare, quale quello dei profumi,dei cristalli baccarat,del vino. Sempre qui troviamo le Galeries Lafayette. Se mi posso permettere,meglio vederle di notte. L’illuminazione è davvero suggestiva.
Un’altra fermata di metro ci porta a Montparnasse.Qui in genere ci vengono gli appassionati di antiquariato e seguaci della moda. Molti scrittori famosi quali Sartre,Camus,Fitzgerald e Joyce hanno passato molte delle loro giornate nei caffè di Saint Germani des Prés. Dopo poi il boom del best seller di Dan Brown “Il Codice da Vinci” questo quartiere ha attratto parecchi visitatori in quanto nella chiesa di St Sulpice è stata girata una scena del film quella della famosa linea della Rosa. Da allora un fiume di turisti percorre la chiesa sperando di trovare qualche indizio che lo porti chissà dove.
Lo shopping a Parigi. Beh, c’è tanto da dire ed è per questo che mi astengo. Ognuno di noi sa quello che vuole e Parigi offre tutto per tutti. I prezzi sono alti,ma se ci si sofferma un po’ e ci si immerge in qualche viuzza piccolina si riesce a fare qualche buon affare.
Non bisogna però farsi scappare un salto al mercato che si trova in Rue di Poncelet. Qui si trova una delle più famose Fromagerie francesi e c’è solo l’imbarazzo della scelta. Fromagerie Alleosse ( http://www.alleosse.com/)
I francesi difficilmente comprano ai supermercati (tant’è che in giro non se ne vedono e quelli che ci sono in genere sono in periferia).
Amano invece servirsi dai dettaglianti. Hanno il loro panificio,la loro pasticceria,il loro macellaio,il pescivendolo, e appunto la formaggeria di fiducia. In questo modo il rapporto umano è salvaguardato.
Per mangiare Parigi offre di tutto e di più. Purtroppo però non sempre si capita bene. Vi consiglio di affidarvi ad una buona guida. In genere acquisto sempre Lonely Planet e mi è sempre andata bene. Non prendete l’acqua minerale,può anche costare 6,50€ a bottiglia ma chiedete quella del rubinetto (in alcuni posti ve la portano direttamente) Se invece non vi va di spendere tanti soldi per una bottiglia di vino,anche se chiedete quello della casa capitate sempre bene. Del resto la Francia è la patria del vino e vi assicuro che merita. Inoltre molti locali offrono vini alla mescita anche di etichette di una certa importanza e a cifre davvero abbordabili.
E questo è davvero tutto.
Parigi è sempre Parigi ed è una della città per la quale, anche anni fa, avrei volentieri lasciato Roma. Sono consapevole che i parigini non sono il massimo della simpatia,ma bisogna conoscerli ed amarli per quello che sono . Amo la lingua francese,la loro cultura e tutto quello che ci hanno regalato nei secoli. Amo la loro vita frenetica,ma allo stesso tempo semplice,amo il loro patriottismo.

“Se sei abbastanza fortunato di aver vissuto a Parigi come un giovane uomo, allora per il resto della tua vita ovunque andrai, sarà con te, a Parigi è un continuo banchettare”.
(Ernest Hemingway)

mercoledì 3 settembre 2008

Dubai: il futuro è alle porte


Il viaggio a Dubai è stato un successone.
Sono orgogliosa di averlo fatto e di aver toccato con mano e visto con i miei occhi,cosa vuol dire davvero il progresso tecnologico.
Dubai,non è solo il mito del Burj al Arab conosciuta meglio come La Vela ovvero sia l’unico albergo al mondo a 7 stelle.
Dubai è molto di più.
E’ tecnologia,è precisione,è ordine,è pulizia( insolito per un paese arabo),è cortesia della gente, è sorriso sulle labbra della popolazione, è rispetto degli altri.
Dubai, è una città frenetica che anche in sole 24h cambia aspetto,colore,odore.
Dubai è governata dallo sceicco Mohammed Bin Rashid Al Maktum che sta attuando una politica volta al miglioramento della città in previsione di un futuro prossimo molto sfidante.
Il petrolio si sta esaurendo,e quindi bisogna puntare sul turismo e sulle infrastrutture. Dalla fine degli anni ’80 Dubai ha visto un’espansione fuori misura. Sono stati costruiti centinaia di alberghi extra lusso,grattacieli altissimi ( è qui quello più alto al mondo),molte società internazionali hanno acquisito palazzi interi per farne le sedi operative per il Medio Oriente.
Gli stilisti di tutto il mondo hanno capito che il vero lusso è da queste parti,ed è per questa ragione che tutte, e dico tutte le griffe più famose, hanno aperto negozi ( e che negozi) a Dubai all’interno del Mall of Emirates ( http://www.malloftheemirates.com/) il più grande centro commerciale del Medio Oriente. Ben presto la dimensione del centro commerciale sarà superata da The Mall of Arabia, attualmente in costruzione a Dubailand. e che sarà il più grande centro commerciale al mondo.
Non avevano la neve??? All’interno del Mall of Emirates c’è il famoso Ski Dubai…è sorprendente…sembra stare a St Moritz.
Non avevano le isole??? Le hanno create. La più famosa è stata quella per porre le fondamenta della Vela,a seguire le famose Palm Islands dove su una delle due è stato costruito l’albergo più imponente al mondo l’Atlantis.Non avevano gli atolli??? Ed ecco a voi il progetto per The World…una cosa da togliere il fiato. Non avevano una compagnia aerea??? Ed ecco Emirates ..una delle migliori al mondo
Dubai è sì un cantiere a cielo aperto ma i progetti in corso e la fantasia che li accompagna fanno di questa città, quello che ci aspetterà un domani.
Mi sono ripromessa con mio marito di farci un salto tra 4/5 anni e vedere quello che è successo,quello che è cambiato da oggi.
Noi non ce lo possiamo immaginare da quaggiù,quando è dal 2000 che la III° corsia del GRA doveva essere completata,o il famoso ponte sullo stretto di Messina…utopia… e stiamo ancora a discutere. Li’ in 6 anni hanno tirato su uno dei progetti più spettacolari del mondo,un capolavoro dell’ingegneria e dell’architettura, e lo hanno fatto diventare il simbolo di una città che fino a 20 anni fa aveva solo datteri,petrolio e dromedari………..e soprattutto il deserto…
Oggi Dubai è mèta di turismo e mi permetto di dire anche di un turismo alquanto selezionato.
Credo che non subirà lo sciacallaggio che ha subito l’Egitto dove con 300€ si fa una vacanza.

Torniamo al viaggio.
E’ durato 13 giorni. In questo periodo abbiamo soggiornato in un albergo che consiglio vivamente. Non ci sono parole per descrivere quanto potesse essere tutto perfetto. Non c’è stata una cosa,e dico una, della quale ci siamo lamentati. L’albergo è il One & Only Royal Mirage http://www.oneandonlyresorts.com/flash.html
La catena della One&Only ha strutture extra lusso sparse nei paradisi di tutto il mondo e credo che ne valga davvero la pena visitarla prima o poi.
Abbiamo provato l’ebbrezza del deserto al tramonto. Abbiamo fatto il safari tra le dune di una sabbia paragonabile alla cipria,e abbiamo mangiato in un accampamento berbero. Non ho resistito al classico tatuaggio con l’henne. Abbiamo visitato la città con 45° all’ombra vedendo delle cose da mille e una notte. Ci siamo coccolati prendendo un the al Burj Al Arab sospesi al 27° piano un piccolo lusso dal concedersi ( e di lusso si parla visto che un the a testa costa la bellezza di 70€) Abbiamo sbirciato nelle vetrine lussuosissime dei negozi iper griffati.
Abbiamo sentito il profumo delle spezie al Suk e visto l’oro brillare a 22 carati al mercato. Abbiamo visto donne completamente coperte da veli neri che si facevano il bagno vestite. Abbiamo visto ricchi petrolieri, sceicchi, con tuniche bianche e veli che cambiavano colore a seconda dell’importanza o semplicemente per moda.
Abbiamo sofferto il caldo, quello vero, con 45° fissi e un tasso di umidità altissimo, e la notte i gradi “ scendevano “ solo fino a 35.Abbiamo fatto il bagno in un mare caldissimo ,ma pulito e con dei colori magnifici.
Abbiamo, ahimè, sofferto gli sbalzi allucinanti di temperatura tra l’esterno e l’interno, e abbiamo scampato congestioni,raffreddori e mal di gola considerando che all’interno delle strutture ci stanno in media 20°
Abbiamo mangiato benissimo. Le cucine sono omnicomprensive e vi garantisco che la presentazione dei piatti e la qualità delle materie prime è eccellente. Hanno davvero imparato molto bene,e in questo, devo dire, un ruolo fondamentale ce lo hanno avuto i più grandi chef nostrani. Molti di questi si sono infatti trasferiti da quelle parti per un po’ e hanno offerto la loro consulenza per dare il massimo, e ci sono riusciti alla grande.
Dubai, insomma è tutto questo.
Fateci un salto e godetevi il futuro……….spero che qualche foto possa rendere l’idea di quello che brevemente vi ho descritto